
Gli incendi in Spagna e Portogallo sono più comuni a causa del cambiamento climatico
Nel 2025 Spagna e Portogallo hanno vissuto la peggiore stagione di incendi degli ultimi 30 anni e la colpa è anche del cambiamento climatico.
Nel 2025 Spagna e Portogallo hanno vissuto la peggiore stagione di incendi degli ultimi 30 anni e la colpa è anche del cambiamento climatico.
Tra acque più calde e crisi del clima, il ghiacciaio più vecchio del mondo continua a rimpicciolirsi e perdere pezzi.
Il peso delle emissioni globali non è distribuito solo tra Stati, ma anche tra un gruppo ristretto di aziende note come carbon majors.
Secondo un nuovo studio il collasso del sistema di correnti oceaniche dell’Atlantico (AMOC) non è più soltanto una teoria.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, la deforestazione ha un costo umano diretto e immediato, misurabile in vite perdute.
L’intesa sulla soia aveva permesso di frenare in maniera significativa la deforestazione amazzonica legata a questa coltura.
Uno studio mostra una netta crescita, in appena 20 anni, dell’esposizione della popolazione mondiale ai rischi legati agli incendi.
Le microplastiche sono frammenti di plastica con diametro inferiore ai 5 millimetri, prodotti dalla degradazione di oggetti e materiali sintetici. Sono invisibili a occhio nudo, ma rappresentano una delle forme di inquinamento più insidiose: contaminano mari, fiumi, laghi e persino l’acqua potabile. Non si limitano a danneggiare gli ecosistemi marini, ma possono accumularsi nei tessuti
La plastica si conferma il principale nemico del mare: rappresenta il 77,9% dei rifiuti rinvenuti (43.776 oggetti su 56.168 totali).
Oltre a danneggiare gli ecosistemi, le attrezzature fantasma mettono a rischio la stessa sopravvivenza delle comunità di pescatori.