Livello dei mari in crescita oltre le previsioni: nel 2024 aumentato di 0,59 cm
Il 2024 è stato l’anno in cui il livello medio dei mari è salito oltre le attese, preoccupando seriamente la comunità scientifica.
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IIl 2024 non è stato solo l’anno più caldo mai registrato sul pianeta, ma anche quello in cui il livello medio dei mari è salito oltre le attese, preoccupando seriamente la comunità scientifica. Secondo quanto annunciato dalla NASA, l’innalzamento medio osservato è stato di 0,59 centimetri, un valore significativamente superiore ai 0,43 centimetri previsti.
Ghiacci in fusione e oceani più caldi: due cause convergenti
La discrepanza tra le previsioni sull’innalzamento del livello dei mari e la realtà è spiegabile con la combinazione di due fattori: da un lato la rapida fusione di ghiacciai e calotte polari, dall’altro un aumento inaspettato del riscaldamento delle acque oceaniche.
Nelle regioni artiche e antartiche, così come nelle Alpi, il caldo record ha accelerato lo scioglimento dei ghiacci. I ghiacciai alpini hanno perso circa il 10% del loro volume solo negli ultimi due anni, tanto che in alcuni casi – come ai piedi del Cervino – è stato necessario ridefinire il confine tra Italia e Svizzera. Questo processo immette grandi quantità di acqua dolce negli oceani, contribuendo direttamente all’aumento del livello marino.
Ma c’è di più. Gli oceani sempre più caldi subiscono un effetto di dilatazione termica, che da solo spiega circa due terzi della risalita complessiva. È la doppia minaccia del cambiamento climatico: più ghiaccio che si scioglie e più acqua che si espande.
Entro il 2050 il mare potrebbe salire di 50 centimetri
“Ogni anno è un po’ diverso, ma ciò che è chiaro è che il livello degli oceani continua a salire e lo fa sempre più rapidamente”, ha spiegato Josh Willis, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Una tendenza evidente anche guardando al lungo periodo: tra il 1993 e il 2023, il livello globale dei mari è cresciuto di 10 centimetri.
Se il trend attuale non verrà invertito – e finora la riduzione delle emissioni globali è stata del tutto insufficiente – entro il 2050 il livello del mare potrebbe aumentare di altri 50 centimetri. Le conseguenze, avverte la NASA, sarebbero devastanti per le comunità costiere, con un’escalation di inondazioni, erosione e perdita di territori abitabili. Solo contromisure di adattamento ben pianificate, come barriere costiere, infrastrutture resilienti e piani urbanistici lungimiranti, potrebbero limitare i danni.
Quasi un miliardo di persone esposte: allarme soprattutto in Asia
Il fenomeno dell’innalzamento marino minaccia in modo diretto quasi un miliardo di persone nel mondo. Le regioni più esposte sono quelle densamente popolate delle fasce costiere asiatiche, dove la combinazione tra urbanizzazione, vulnerabilità economica e scarsità di difese infrastrutturali rende la situazione particolarmente critica. Senza interventi mirati e urgenti, il cambiamento climatico non solo modificherà il paesaggio marino globale, ma causerà nuove crisi migratorie, danni economici ingenti e perdita di biodiversità.