Boulevard Anspach a Bruxelles: dove prima circolavano le auto, ora c’è spazio per i pedoni
Il cuore di Bruxelles diventa una delle più grandi aree pedonali d’Europa: ecco la trasformazione di Boulevard Anspach.
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DDa un decennio il centro di Bruxelles vive una trasformazione epocale: il viale Anspach e le piazze circostanti, un tempo congestionati dal traffico automobilistico, sono stati riconsegnati a pedoni e ciclisti.
Il progetto, presentato nel 2014 sotto lo slogan “Un nuovo cuore per Bruxelles”, è divenuto realtà il 29 giugno 2015, quando è entrato in vigore il divieto di transito per i veicoli lungo un tratto di 800 metri del boulevard. Oggi quell’intervento rappresenta il nucleo di una delle più grandi aree pedonali d’Europa.
Dai 28 ai 50 ettari: la più grande area pedonale del continente
Il nuovo piano di circolazione urbana, entrato in vigore il 29 giugno, ha ampliato l’area pedonale da 28 a 50 ettari, rendendo il centro storico di Bruxelles un laboratorio a cielo aperto di urbanistica sostenibile. Accanto all’estensione degli spazi pedonali, sono stati realizzati 3 km di nuove piste ciclabili e installati spazi verdi, fontane e giardini diffusi. La riqualificazione ha interessato un’area complessiva di 59.000 m² comprendente boulevard Anspach, place de la Bourse, de Brouckère e Fontainas.
L’obiettivo è triplice: migliorare la qualità della vita degli abitanti, offrire spazi accoglienti a visitatori e turisti e creare un nuovo equilibrio tra i diversi mezzi di trasporto, introducendo il concetto di “shared spaces”.
Boulevard Anspach a Bruxelles: un parco giochi urbano tra critiche e successi
La chiusura alle auto ha incontrato resistenze, soprattutto per il timore di congestionare il traffico nelle aree limitrofe. E in effetti, nei primi mesi, la città ha dovuto affrontare problemi di circolazione e lo spostamento di oltre venti strade, fermate bus e stazioni taxi. Ma boulevard Anspach si è trasformato in un grande spazio pubblico: tavoli da ping pong, campi da bocce e panchine hanno reso il viale un vero luogo di incontro, vissuto tanto dai residenti quanto dai visitatori.

Oggi la zona pedonale è la quarta strada più frequentata di Bruxelles, con oltre 29.000 passaggi al giorno, dietro solo a Rue Neuve, Porte de Namur e Grand-Place. Non mancano le critiche: associazioni come Arau e Inter-Environnement Bruxelles denunciano l’eccessiva presenza di fast food (oltre la metà delle attività commerciali) e il rischio di overtourism, a scapito della vita dei residenti.
Secondo Brussels Environment, nella zona pedonale si registra un lieve miglioramento della qualità dell’aria, grazie alla riduzione del traffico e ai nuovi sistemi ambientali introdotti. Tra questi, la raccolta delle acque piovane sotto le aiuole per irrigare alberi e piante, che contribuisce anche a regolare gli eventi meteorici intensi. Restano però alti i livelli di NO₂, ancora superiori alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.