Iris, la tecnologia satellitare per il traffico aereo europeo: meno emissioni, più puntualità
Il programma sarà adottato operativamente dal 2026 sui primi velivoli di diverse compagnie europee: come cambierà traffico aereo in Europa.
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LL’Europa si prepara a cambiare radicalmente il modo in cui si vola. Grazie a Iris, la nuova tecnologia satellitare sviluppata dall’ESA e guidata da Viasat, il traffico aereo europeo entrerà in una fase di modernizzazione profonda, basata su comunicazioni digitali continue tra aerei e controllo del traffico. Una trasformazione che punta a ridurre ritardi, ottimizzare le rotte e tagliare consumi ed emissioni, contribuendo alla transizione verde del settore aeronautico.
Il programma, in fase di validazione finale, sarà adottato operativamente dal 2026 sui primi velivoli di diverse compagnie europee. Entro il 2032 oltre 1.100 aerei voleranno con tecnologia Iris. Tra i primi ad aderire c’è ITA Airways, che ha già installato il sistema su quattro Airbus A320neo impiegati soprattutto sulle tratte tra Milano, Roma e le principali destinazioni europee.
Un unico “cielo europeo”: l’obiettivo del Single European Sky
Oggi il cielo europeo è diviso in 27 sistemi nazionali, ognuno con regole, infrastrutture e tecnologie proprie. Una frammentazione che produce rotte più lunghe, consumi maggiori, ritardi e un carico crescente sui sistemi di comunicazione tradizionali, ormai saturi.

Iris è uno dei pilastri tecnologici del progetto Single European Sky, che punta a gestire lo spazio aereo come se fosse uno soltanto: procedure comuni, maggiore automazione e infrastrutture condivise. Una rivoluzione attesa da anni, resa possibile proprio dall’uso di comunicazioni satellitari in tempo reale.
Traffico aereo europeo, cosa cambia davvero con Iris
L’innovazione principale è il passaggio da comunicazioni vocali o via radio – lente, frammentate e congestionate – a un flusso continuo e sicuro di dati digitali via satellite tra piloti e controllori di volo. Questo abilita per la prima volta le cosiddette operazioni 4D, basate sulla traiettoria:
Un aereo non comunica più solo dove si trova nello spazio, ma anche quando raggiungerà ogni punto della rotta.
Un cambiamento che consente non soltanto rotte più dirette e prevedibili, ma anche meno attese in volo e minori congestioni, discese più fluide e meno energivore e una riduzione significativa dei consumi di carburante.
I velivoli ITA dotati di Iris sono già in grado di identificare le altitudini ottimali e i percorsi più efficienti, risparmiando tempo e combustibile. Per una compagnia aerea, significa migliorare la puntualità e ridurre le emissioni di CO₂, un obiettivo sempre più strategico.
Un taglio alle emissioni che contribuisce alla transizione del settore
La tecnologia Iris rappresenta una delle innovazioni più promettenti per ridurre l’impatto ambientale dell’aviazione. Rotte più brevi e gestite con maggiore precisione producono infatti un taglio diretto di carburante e CO₂, una misura che si affianca al rinnovo delle flotte con aerei di nuova generazione. ITA, ad esempio, ha già una flotta composta per il 69% da aeromobili di ultima generazione.
Secondo Viasat ed ESA, entro il 2028 Iris potrebbe essere implementato anche in altri continenti, come Asia e Americhe, aprendo la strada a un’ottimizzazione globale dei flussi di traffico e a un ulteriore miglioramento dell’efficienza ambientale.