Great Koala National Park: l’Australia crea un santuario di 176.000 ettari per salvare i koala dall’estinzione

Il progetto del Great Koala National Park rappresenta il più grande intervento di conservazione mai realizzato nello Stato australiano.

Great Koala National Park: l’Australia crea un santuario di 176.000 ettari per salvare i koala dall’estinzione

IIl futuro dei koala, simbolo indiscusso dell’Australia, è sempre più incerto. Colpiti da incendi, deforestazione e malattie, questi marsupiali rischiano di scomparire entro il 2050 se non verranno attuate misure di protezione urgenti. Per questo, lo scorso 7 settembre il governo del Nuovo Galles del Sud ha annunciato la creazione del Great Koala National Park, una nuova area protetta di 176.000 ettari di foresta di eucalipti, dove saranno vietate le attività di disboscamento.

Un rifugio per oltre 12.000 koala

Il parco si estende lungo la costa nordorientale australiana e sarà un rifugio sicuro per oltre 12.000 koala, ma anche per centinaia di altre specie minacciate. Le autorità locali prevedono inoltre la costruzione di centri di recupero per la fauna selvatica destinati alla cura e alla reintroduzione in natura degli esemplari feriti, oltre a programmi mirati per favorire la riproduzione della specie.

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Negli ultimi vent’anni, secondo il WWF Australia, la popolazione di koala nel Nuovo Galles del Sud è diminuita di oltre la metà. Gli incendi del 2019 e 2020 hanno distrutto gran parte delle foreste di eucalipti, compromettendo habitat e risorse alimentari. A queste minacce si aggiungono le malattie infettive come la clamidia e l’impatto della crisi climatica, che rende sempre più instabili gli ecosistemi naturali.

Un investimento per la biodiversità (e per le comunità locali)

Il progetto del Great Koala National Park rappresenta il più grande intervento di conservazione mai realizzato nello Stato. Il governo investirà 60 milioni di dollari per l’istituzione del parco e altri 6 milioni per lo sviluppo di attività turistiche sostenibili e nuovi progetti imprenditoriali legati all’ecoturismo.

La ministra dell’Ambiente Penny Sharpe ha definito il parco “un sogno che dura da oltre un decennio”, sottolineando come l’obiettivo sia garantire la sopravvivenza dei koala per le generazioni future. Collegato ad altri parchi già esistenti, il Great Koala National Park formerà un corridoio ecologico di quasi 476.000 ettari, uno dei più estesi d’Australia, favorendo il contatto tra popolazioni di koala oggi isolate.

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La nascita del parco, però, non è priva di tensioni. Il blocco dei tagli boschivi coinvolgerà sei segherie e circa 300 lavoratori, generando timori nel settore forestale. Le associazioni dei lavoratori e le imprese denunciano il rischio di pesanti ricadute economiche sulle comunità locali.

Per rispondere alle critiche, la ministra dell’Agricoltura Tara Moriarty ha annunciato sostegni economici e servizi di riqualificazione professionale per i lavoratori colpiti: “Il nostro governo garantirà assistenza finanziaria alle aziende interessate, affinché possano continuare a pagare gli stipendi e coprire i costi durante questa transizione”.

Il primo ministro del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha definito “impensabile” un’Australia senza koala e ha ribadito l’impegno del governo nel invertire la rotta della perdita di biodiversità. Il nuovo parco nazionale rappresenta non solo una misura di protezione per una specie iconica, ma anche un passo verso un modello di convivenza tra natura, economia e comunità locali.

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