Le rinnovabili superano il carbone: per la prima volta nella storia più elettricità da fonti pulite che da fossili

Per la prima volta nella storia, nella prima metà del 2025, le energie rinnovabili hanno generato più elettricità del carbone.

Le rinnovabili superano il carbone: per la prima volta nella storia più elettricità da fonti pulite che da fossili

EÈ un passaggio storico nella transizione energetica mondiale: per la prima volta nella storia, nella prima metà del 2025, le energie rinnovabili hanno generato più elettricità del carbone, che per oltre un secolo ha dominato la produzione globale. Lo rivela il rapporto Global Electricity Mid-Year Insights 2025 del think tank energetico britannico Ember.

Tra gennaio e giugno 2025, le fonti rinnovabili — solare, eolico, idroelettrico, bioenergia e geotermia — hanno prodotto 5.072 terawattora (TWh) di elettricità, superando i 4.896 TWh del carbone. È la conferma di un’inversione di tendenza epocale: la crescita delle rinnovabili sta diventando strutturale, capace di coprire la quasi totalità della nuova domanda globale di energia e di ridurre per la prima volta le emissioni del settore elettrico senza compromettere la crescita economica.

La domanda globale di rinnovabili cresce, ma le emissioni calano

La domanda mondiale di elettricità è aumentata del 2,6% (+369 TWh) rispetto al primo semestre del 2024. Eppure, le emissioni di CO₂ sono diminuite dello 0,2% grazie all’espansione record di solare ed eolico. Il fotovoltaico da solo ha generato 306 TWh in più (+31%), coprendo l’83% della crescita della domanda, mentre l’eolico è salito di 97 TWh (+7,7%).

Le rinnovabili superano il carbone
© Ember

Nel complesso, le due fonti hanno garantito una riduzione della produzione fossile dello 0,3% e tagliato 12 milioni di tonnellate di CO₂ in sei mesi. Secondo Ember, senza la crescita delle rinnovabili, le emissioni globali sarebbero aumentate di 236 milioni di tonnellate, l’equivalente di tutte le emissioni prodotte dall’Africa nello stesso periodo.

Solare protagonista assoluto della transizione

Il solare fotovoltaico si conferma la fonte più dinamica, portando la sua quota nel mix elettrico globale dall’6,9% all’8,8% in un solo anno. In sette Paesi — Ungheria, Grecia, Paesi Bassi, Pakistan, Spagna, Australia e Germania — il fotovoltaico ha coperto oltre il 20% della domanda elettrica nel primo semestre 2025. L’eolico cresce più lentamente ma resta la seconda forza della transizione, mentre l’idroelettrico ha subito un leggero calo a causa delle siccità globali. Anche il nucleare è in ripresa (+3%), rafforzando il blocco delle fonti a basse emissioni.

La Cina guida, India accelera, Occidente in ritardo

La Cina resta il motore globale della transizione: nel semestre ha installato più nuova capacità solare ed eolica del resto del mondo messo insieme, riducendo la generazione fossile del 2% (-58,7 TWh). Anche in India le rinnovabili hanno superato la crescita della domanda, con un calo del carbone del 3,1% e del gas del 34%.

In Europa e Stati Uniti, invece, la generazione da fonti fossili è tornata a crescere: nel Vecchio Continente a causa della ridotta produzione eolica e idroelettrica, negli USA per la revoca anticipata degli incentivi federali alle rinnovabili e la riapertura di centrali a gas e carbone. Ember sottolinea che metà del pianeta ha ormai raggiunto o superato il picco delle fonti fossili, ma la transizione procede con ritmi disomogenei.

La sfida del futuro: triplicare la capacità entro il 2030

Nonostante il sorpasso simbolico, la crescita delle rinnovabili non è ancora abbastanza rapida da centrare l’obiettivo fissato alla Cop28 di Dubai: triplicare la capacità installata entro il 2030. Lo ricorda il nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), secondo cui a questo ritmo la capacità mondiale sarà 2,6 volte superiore a quella del 2022, ma ancora sotto il target.

La IEA segnala due fattori di rallentamento: la fine anticipata degli incentivi fiscali statunitensi e il passaggio della Cina da tariffe regolamentate a sistemi d’asta meno redditizi per i produttori. Al contrario, Europa e India mostrano performance robuste, ma insufficienti a compensare la frenata dei due giganti.

Il report di Ember conclude che il sorpasso delle rinnovabili sul carbone non è un episodio isolato, ma il segno di un cambiamento strutturale. Per la prima volta, la crescita di solare ed eolico riesce non solo a soddisfare l’aumento della domanda, ma anche a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. È l’inizio di una nuova era dell’energia, in cui la decarbonizzazione del sistema elettrico mondiale non è più un’ipotesi, ma una realtà in corso.

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