Il Glastonbury Festival si ferma per un anno per tutelare l’ambiente: la nuova edizione nel 2027

Dopo l’enorme successo dell’edizione 2025, il Glastonbury Festival si prenderà una pausa di un anno per motivi ambientali.

Il Glastonbury Festival si ferma per un anno per tutelare l’ambiente: la nuova edizione nel 2027

CCon oltre 200.000 spettatori e quasi 4.000 artisti, il Glastonbury Festival 2025 si è confermato uno degli eventi musicali più iconici al mondo. Andato in scena tra il 25 e il 29 giugno nella storica sede di Worthy Farm, nel Somerset inglese, il festival ha offerto una lineup stellare con artisti come Olivia Rodrigo, The 1975, Neil Young e Rod Stewart.

Come ogni cinque anni, però, ora è tempo di pausa. Nel 2026 il Glastonbury Festival non si terrà. È il cosiddetto “fallow year”, un anno di riposo deciso per consentire al terreno agricolo di rigenerarsi e per ridurre l’impatto ambientale e sociale sulle comunità locali. Il festival tornerà regolarmente nel 2027, con probabili date tra il 23 e il 28 giugno o tra il 30 giugno e il 5 luglio.

Glastonbury, una tradizione che guarda alla sostenibilità

La pausa del 2026 non è una novità assoluta. La prima interruzione volontaria risale al 1988, seguita da altre nel 1991, 1996 e 2018. Durante la pandemia da Covid-19, anche le edizioni 2020 e 2021 furono annullate. Questi momenti di stop sono fondamentali per tutelare l’equilibrio tra spettacolo e territorio.

Il Glastonbury Festival si ferma per un anno per tutelare l'ambiente
© Glastonbury Festivals

Emily Eavis, co-organizzatrice del festival insieme al padre Michael, ha spiegato alla BBC: “Il fallow year è importante perché dà un po’ di tregua alla terra, consente alle mucche di tornare nei campi e permette a tutti, pubblico incluso, di prendersi una pausa e tornare con rinnovato entusiasmo”.

Glastonbury 2025, un’edizione da record (e da polemica)

Quella del 2025 è stata un’edizione memorabile non solo per la musica. Tra i momenti più discussi, le esibizioni della band nordirlandese Kneecap e del duo Bob Vylan, che hanno portato sul palco messaggi politici forti legati alla guerra a Gaza. Striscioni, slogan e frasi come “Morte all’esercito israeliano” hanno acceso il dibattito politico fino a un intervento ufficiale dell’ambasciata israeliana nel Regno Unito.

Questi episodi hanno riportato l’attenzione sul ruolo sociale e politico del Glastonbury, che da sempre si distingue per la sua apertura ai temi ambientali, umanitari e di giustizia sociale.

Verso il 2027: Glastonbury tornerà

Nonostante lo stop del 2026, l’attesa per l’edizione del 2027 è già cominciata. La sostenibilità è sempre più al centro della filosofia del Glastonbury Festival: oltre al rispetto del terreno, l’organizzazione promuove iniziative ambientali come il divieto alla plastica monouso, il riciclo dei materiali e l’impegno formale dei partecipanti a rispettare la natura durante l’evento.

Glastonbury non è solo un festival musicale, è un ecosistema culturale che cerca di coniugare intrattenimento, riflessione e responsabilità ambientale. Il 2026 sarà un anno di pausa, ma anche di preparazione a un ritorno che promette, ancora una volta, di fare storia.

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