Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025: gli inviti a proteggere i bambini e la salute umana
Il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, il mondo si ferma per riflettere su una doppia emergenza che minaccia il nostro futuro.
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IIl 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, il mondo si ferma per riflettere su una doppia emergenza che minaccia il nostro futuro: la crisi climatica che colpisce duramente le nuove generazioni e l’inquinamento da plastica, un pericolo silenzioso per l’ambiente e per la nostra salute.
La giornata mondiale dell’ambiente: un futuro esposto a rischi senza precedenti
Ondata dopo ondata, il clima che cambia sta ridisegnando il mondo in cui vivranno milioni di bambine e bambini. Secondo il nuovo rapporto “Born into the Climate Crisis 2”, realizzato da Save the Children e Vrije Universiteit Brussel, oltre l’83% dei 120 milioni di bambini nati nel 2020 sarà esposto a caldo estremo senza precedenti entro la fine del secolo, se i governi manterranno gli attuali impegni climatici, con un aumento delle temperature di circa 2,7°C rispetto ai livelli preindustriali.
Il dato è allarmante, ma c’è ancora margine per agire: se si riuscisse a limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C, come previsto dall’Accordo di Parigi, 38 milioni di bambini potrebbero essere risparmiati da questo scenario. Le proiezioni parlano chiaro: il rispetto del limite di 1,5°C permetterebbe di proteggere milioni di bambini anche da siccità, incendi, cicloni tropicali e inondazioni fluviali.
Nel caso dell’Italia, lo scenario è ancora più urgente: il 100% dei bambini nati nel 2020 sarà esposto ad ondate di calore estremo già con un aumento di 2,7°C. Gli eventi climatici estremi stanno già oggi costringendo molti minori a lasciare case e scuole, interrompendo l’accesso all’istruzione, al cibo e all’acqua. In contesti fragili, tutto questo alimenta anche fenomeni come il matrimonio infantile o l’abbandono scolastico.
L’inquinamento da plastica: una minaccia invisibile ma reale per la salute
Se da un lato il cambiamento climatico è una minaccia sempre più tangibile, l’inquinamento da plastica rappresenta un pericolo sistemico ancora sottovalutato, con effetti ambientali e sanitari devastanti. Il WWF, nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha pubblicato il rapporto “Oltre la plastica: il peso nascosto dell’inquinamento”, dove denuncia il continuo aumento della produzione plastica globale – oltre 410 milioni di tonnellate all’anno – e la scarsa capacità di riciclo.
Il Mar Mediterraneo è oggi invaso dalla plastica, che costituisce l’80% dei rifiuti marini, con effetti devastanti sulla biodiversità. Ma a preoccupare sempre più è il ruolo delle micro e nanoplastiche (MNP) nella catena alimentare e nella salute umana. Queste particelle, ormai presenti nell’aria, nell’acqua e nel cibo, penetrano nell’organismo umano attraverso l’ingestione o l’inalazione e sono state rilevate in organi vitali come cervello, placenta, polmoni, reni e fegato.

Le stime parlano di fino a 52.000 particelle ingerite e 22 milioni inalate ogni anno per persona. Le implicazioni sanitarie? Ancora in fase di studio, ma emergono correlazioni con malattie cardiovascolari, neurodegenerative e riproduttive, oltre agli effetti tossici dei composti chimici associati, come bisfenolo A e ftalati.
Agire subito per tutelare le generazioni future
L’allarme è chiaro: non possiamo più separare ambiente e salute umana. È necessario accelerare l’abbandono dei combustibili fossili, investire in politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e promuovere un nuovo modello di produzione e consumo, centrato sulla sostenibilità e sulla giustizia intergenerazionale.
Organizzazioni come Save the Children e WWF chiedono:
- una rapida eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili,
- investimenti mirati per proteggere i diritti dei bambini,
- la partecipazione attiva dei giovani nelle scelte climatiche,
- e un trattato globale vincolante contro l’inquinamento da plastica, in vista dei negoziati ONU di agosto a Ginevra.
Anche in Italia si lavora per sensibilizzare bambini e adolescenti sulla prevenzione dei rischi legati ai disastri naturali, con progetti educativi e di resilienza comunitaria.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente ci ricorda che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, ma che ogni azione – politica, economica o personale – può contribuire a costruire un futuro più sicuro, sano e giusto per chi oggi è bambino e domani sarà adulto.