Estinto il toporagno dell’isola di Natale: l’Australia perde la sua 39ª specie di mammifero
Il toporagno dell’isola di Natale era un minuscolo mammifero del peso di appena 5 grammi e lungo pochi centimetri.
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NNel silenzio delle foreste tropicali australiane, un’altra specie è scomparsa per sempre. L’IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ha dichiarato ufficialmente estinto il toporagno dell’isola di Natale (Crocidura trichura), l’unico rappresentante del genere Crocidura presente nel continente australiano. È la 39ª specie di mammifero persa dal Paese dal 1788, un primato amaro che conferma il ritmo allarmante della crisi di biodiversità in Australia.
Il toporagno dell’isola di Natale, una grande perdita
Il toporagno dell’isola di Natale era un minuscolo mammifero del peso di appena 5 grammi e lungo pochi centimetri. Viveva esclusivamente sull’isola di Natale, un territorio australiano situato a oltre 1.500 chilometri dal continente, nel cuore dell’Oceano Indiano, più vicino all’Indonesia che a Canberra.
Caratterizzato da una coda insolitamente lunga e da un comportamento schivo, il Crocidura trichura era già difficile da osservare in vita: esistono pochissime fotografie e testimonianze dirette. Gli ultimi avvistamenti risalgono agli anni Ottanta, quando due biologi, Hugh Yorkston e Jeff Tranter, riuscirono a catturare e studiare due esemplari, una femmina e un maschio, tra il 1984 e il 1985. Da allora, più nessuna traccia.
Le cause dell’estinzione: specie invasive e habitat distrutti
Le origini della scomparsa del toporagno dell’isola di Natale affondano in una combinazione di fattori tipica delle estinzioni insulari. Secondo l’IUCN, i principali responsabili sono la distruzione dell’habitat dovuta all’attività umana, la predazione da parte di gatti e ratti introdotti dai coloni e la diffusione della formica pazza gialla (Anoplolepis gracilipes), una delle specie più invasive al mondo.

Questi insetti, introdotti involontariamente sull’isola, hanno alterato profondamente gli equilibri dell’ecosistema, distruggendo nidi, uova e piccole prede, e modificando la catena alimentare. A peggiorare la situazione è stato anche l’arrivo del serpente lupo asiatico negli anni Ottanta, responsabile della scomparsa di numerose altre specie locali.
Gli scienziati hanno analizzato per decenni centinaia di gatti ferali abbattuti sull’isola, senza mai trovare resti di toporagno nei loro stomaci: una prova indiretta ma definitiva della sua estinzione.
Toporagno dell’isola di Natale, una storia che viene da lontano
La storia evolutiva del toporagno dell’isola di Natale è antica e affascinante. Secondo gli studiosi, i suoi antenati raggiunsero l’isola migliaia di anni fa, probabilmente trasportati da zattere naturali di vegetazione provenienti dall’odierna Indonesia. In un ambiente privo di predatori e ricco di risorse, il piccolo mammifero riuscì a prosperare, adattandosi perfettamente alle foreste tropicali umide dell’isola.
Alla fine dell’Ottocento era descritto come “estremamente comune” dai naturalisti europei, ma la sua fortuna durò poco: con l’arrivo dei ratti neri e delle malattie portate dai coloni, la popolazione crollò rapidamente. Già all’inizio del Novecento, il suo inconfondibile richiamo notturno era scomparso dalla foresta.
Un segnale d’allarme per la biodiversità australiana
Con la scomparsa del Crocidura trichura, l’Australia ha perso il 10% dei mammiferi terrestri presenti prima della colonizzazione europea. Si tratta del tasso di estinzione più alto al mondo per questo gruppo animale, un primato che riflette la fragilità degli ecosistemi isolani e l’impatto devastante delle specie invasive.
Le autorità australiane stanno ora tentando di invertire la tendenza, rafforzando i programmi di conservazione e istituendo nuove aree protette per la fauna endemica. Gli esperti, però, ricordano che ogni perdita rappresenta un monito: il caso del toporagno dell’isola di Natale mostra quanto sia facile distruggere un equilibrio ecologico e quanto sia difficile ripristinarlo.