New York, dopo 100 anni si tornerà a nuotare nell’East River
A New York si potrà finalmente tornare tuffarsi di nuovo nelle acque dell’East River, sotto lo skyline di Manhattan: ecco il progetto.
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DDopo oltre un secolo, i newyorkesi potranno finalmente tuffarsi di nuovo nelle acque dell’East River, sotto lo skyline di Manhattan. Al Pier 35, nel Lower East Side, è in fase di realizzazione +POOL, una piscina galleggiante che promette di rivoluzionare il rapporto tra la città e il suo fiume. Non sarà solo uno spazio per il nuoto e il relax, ma anche un impianto in grado di filtrare e restituire acqua pulita al fiume, con un impatto positivo sull’ecosistema urbano.
Una piscina che depura l’acqua del fiume
La struttura, lunga 185 metri quadrati nella sua versione iniziale, preleverà acqua direttamente dall’East River e la depurerà grazie a un innovativo sistema di filtraggio non chimico. Questa tecnologia, sviluppata in collaborazione con la società di ingegneria Arup, è pensata per rimuovere impurità e batteri senza ricorrere a cloro o sostanze dannose. La versione definitiva, a forma di segno “+”, sarà in grado di filtrare circa un milione di galloni al giorno, restituendo acqua pulita al fiume.
Il progetto prevede quattro aree distinte: una per bambini, una per nuoto libero, una per attività sportive e una per il relax. Accessibile tramite passerella, la piscina potrà ospitare corsi di nuoto aperti a tutti, con particolare attenzione alle fasce meno abbienti, e programmi di educazione ambientale per sensibilizzare sul tema della tutela delle acque.
Dalla storia all’innovazione
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, New York contava 15 stabilimenti balneari galleggianti, frequentati da circa il 40% della popolazione. La chiusura, dovuta all’inquinamento crescente, interruppe questa tradizione. +POOL rappresenta il ritorno di quella cultura balneare, ma in chiave moderna e sostenibile.
Il progetto, lanciato nel 2010, ha richiesto oltre dieci anni di test, prototipi e approvazioni. La prima versione ridotta, costruita nei cantieri navali del Mississippi, arriverà a New York nel 2025 per una fase di valutazione da parte delle autorità sanitarie, in vista dell’apertura prevista a maggio 2026.
Una sfida ambientale e sociale
Secondo i promotori, +POOL è anche un simbolo di giustizia ambientale. Offrire spazi sicuri per nuotare significa garantire l’accesso all’acqua pulita a tutta la popolazione, riducendo le disuguaglianze e incentivando uno stile di vita sano. Come ha sottolineato la Governatrice Kathy Hochul, il progetto si inserisce nel piano NY SWIMS, il più grande investimento statale nel nuoto dai tempi del New Deal.
Il Sindaco Eric Adams ha definito l’iniziativa “un investimento nell’equità e nella resilienza urbana”, sottolineando come le infrastrutture pubbliche debbano adattarsi anche alle sfide del cambiamento climatico.
Il futuro dell’acqua in città
+POOL non è un caso isolato: progetti simili stanno prendendo piede in diverse città del mondo, ridefinendo il rapporto tra acqua e spazio urbano. A Berlino, la Badeschiff offre da anni una piscina sul fiume Sprea; nei Paesi Bassi, strutture dismesse sono state trasformate in centri natatori. New York, con +POOL, punta a diventare un modello di innovazione e sostenibilità.
Se tutto procederà secondo i piani, entro pochi anni sarà possibile nuotare in una piscina galleggiante nel cuore dell’East River, riportando in vita una tradizione centenaria e inaugurando una nuova era per la fruizione degli spazi pubblici legati all’acqua.