Se vuoi ripararti dal caldo estivo, a Bologna e Firenze ci sono i rifugi climatici

In diverse città italiane si stanno moltiplicando i cosiddetti rifugi climatici: spazi accessibili, ombreggiati e con accesso all’acqua.

Se vuoi ripararti dal caldo estivo, a Bologna e Firenze ci sono i rifugi climatici

LL’estate 2025 è già iniziata con temperature da record in molte città italiane, e per chi resta in città durante le ondate di calore la priorità è sempre più spesso una sola: trovare un luogo fresco dove trovare sollievo. Per questo in diverse città italiane si stanno moltiplicando i cosiddetti rifugi climatici: spazi accessibili, ombreggiati, con accesso all’acqua e, in molti casi, dotati di aria condizionata.

A Firenze, Bologna, ma anche a Roma, Milano e Torino, le amministrazioni comunali hanno iniziato a selezionare e mappare luoghi che possano offrire refrigerio a chi non ha la possibilità di ripararsi altrove. Ecco come funzionano i rifugi climatici e dove trovarli.

I rifugi climatici di Firenze: 44 spazi già attivi e una mappa interattiva

Firenze è tra le città italiane più avanzate nel progetto: il Comune ha individuato 44 aree pubbliche tra parchi, giardini e biblioteche che fungono da rifugi climatici. Sono spazi liberamente accessibili, selezionati per l’ombreggiatura superiore al 70%, la presenza di fontanelli di acqua fresca o di sistemi di climatizzazione.

Se vuoi ripararti dal caldo estivo, a Bologna e Firenze ci sono i rifugi climatici

Tra i luoghi chiusi figurano le biblioteche delle Oblate, del Galluzzo e dell’Isolotto. Per quanto riguarda gli spazi aperti, spiccano il parco delle Cascine e villa Strozzi. La mappa completa è consultabile online grazie a un sistema di geolocalizzazione disponibile sul sito del Comune (link diretto alla mappa).

«I rifugi climatici sono un’azione concreta per rendere la città più resiliente», spiega la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani. Il progetto si integra con altri interventi previsti nel Piano del Verde, come l’aumento della copertura arborea e l’uso di asfalti riflettenti per ridurre le isole di calore.

Roma: 42 biblioteche pubbliche e decine di parchi in attesa della mappatura ufficiale

Anche la Capitale si sta muovendo. Al momento non esiste ancora una mappa ufficiale dei rifugi climatici, ma il Comune ha avviato un progetto che sarà presentato entro il 2026. Intanto, sono già individuabili 42 biblioteche pubbliche (come quella di viale dei Colli Portuensi o l’aula studio al villino del Salvi nel Parco del Celio) e 35 parchi storici, tra cui villa Pamphili e villa Borghese.

«Vogliamo costruire una rete di luoghi sicuri dove trovare refrigerio», ha dichiarato l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi. L’idea è ispirata a modelli già attivi in altre città europee, come Barcellona.

Milano e Torino: parchi, biblioteche e strategie urbane contro il caldo

A Milano, il Piano del Verde ha censito 18 milioni di mq di aree verdi e più di 50 case dell’acqua che offrono acqua fresca gratuitamente. Le biblioteche comunali rappresentano un’altra risorsa importante. Inoltre, la città ha mappato le aree più sensibili al rischio caldo attraverso il progetto “Resilienza Urbana”, per pianificare interventi mirati.

Se vuoi ripararti dal caldo estivo, a Bologna e Firenze ci sono i rifugi climatici

Torino può contare su 51 grandi parchi e su alcune novità pensate soprattutto per i più piccoli: 5 parchi sono stati dotati di giochi d’acqua dinamici per offrire una valida alternativa alle piscine. Biblioteche come villa Amoretti e la Musicale Andrea della Corte, immerse nel verde, offrono sale fresche e accessibili a tutti.

«Abbiamo adottato un Piano strategico dell’infrastruttura verde e uno di resilienza climatica che mettono al centro le persone più vulnerabili», ricorda l’assessore Francesco Tresso. Anche il parco del Valentino è stato riqualificato rimuovendo l’asfalto in favore di superfici più naturali e traspiranti.

I rifugi climatici: una rete da rafforzare

La sfida climatica impone soluzioni rapide e accessibili. In questo senso, i rifugi climatici sono un’opzione concreta e replicabile, soprattutto per proteggere le persone più esposte durante le ondate di calore: bambini, anziani, persone fragili e chi non ha spazi freschi in casa. La speranza è che queste prime esperienze possano essere ampliate, integrate e coordinate a livello nazionale, trasformando le città italiane in spazi più vivibili anche nelle estati più roventi.

rimaniamo in contatto

Per ricevere aggiornamenti lasciaci il tuo indirizzo email

Consigliati per te
Il costo della siccità continua a salire: senza riforme, +35% entro il 2035
Il costo della siccità continua a salire: senza riforme, +35% entro il 2035

Africa subsahariana, Asia meridionale, Medio Oriente e Nord Africa sono le aree geografiche più a rischio siccità. L’allarme dell’OCSE.

Trump revoca le protezioni per le foreste nazionali: via libera al disboscamento su 24 milioni di ettari
Trump revoca le protezioni per le foreste nazionali: via libera al disboscamento su 24 milioni di ettari

Gli USA sono pronti alla revoca della “Roadless Rule”, una misura a protezione delle foreste nazionali dallo sfruttamento eccessivo.

Forests Forward, come le aziende stanno salvando le foreste
Forests Forward, come le aziende stanno salvando le foreste

Grazie al programma Forests Forward, 26 aziende stanno contribuendo alla conservazione e al ripristino di milioni di ettari di foreste.

iscriviti alla newsletter