Qualità dell’aria e clima: il Bollettino OMM 2025 lancia l’allarme sulle interconnessioni
Ecco cosa emerge dall’ultimo Bollettino della qualità dell’aria e del clima dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM).
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LL’edizione 2025 del Bollettino della qualità dell’aria e del clima dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) mette in luce un dato cruciale: inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici non possono essere affrontati separatamente. La loro interazione complessa minaccia salute, ecosistemi ed economie, rendendo necessario un approccio integrato e globale.
Inquinamento e cambiamento climatico: due facce della stessa crisi
Il rapporto sottolinea come incendi boschivi, traffico urbano, emissioni industriali e gas serra concorrano a peggiorare la qualità dell’aria e a intensificare il riscaldamento globale. Mentre i cambiamenti climatici si sviluppano su tempi lunghi, che possono richiedere da decenni a secoli, l’inquinamento atmosferico agisce su scale temporali molto più brevi, da ore a settimane, ma con impatti immediati e gravi.
Tra gli agenti più dannosi emergono l’ozono troposferico e il particolato fine (PM2,5). Il primo, frutto di reazioni chimiche tra inquinanti primari e luce solare, è tossico per l’uomo e la vegetazione. Il secondo, formato da particelle microscopiche, penetra nei polmoni e nel sangue, causando milioni di morti premature ogni anno. Le principali fonti restano il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e i processi di combustione.
Disuguaglianze geografiche e globalizzazione dei rischi
Le normative hanno permesso una leggera riduzione degli aerosol in Europa, Nord America e Asia orientale, ma in Asia meridionale e Sud America le concentrazioni continuano a crescere, complice il boom degli incendi e dell’attività industriale.
Secondo l’OMM, siamo di fronte a una vera e propria globalizzazione dei rischi per il clima: fenomeni transfrontalieri come incendi e inquinamento richiedono risposte coordinate tra i Paesi.
I casi di studio e il ruolo del monitoraggio
Il Bollettino presenta vari esempi, dalle emissioni navali di zolfo alla combustione di biomassa agricola in India, fino agli incendi in Sud America e all’aumento dell’ozono urbano. Centrale è il ruolo del monitoraggio atmosferico: reti come il Global Atmosphere Watch (GAW) e missioni satellitari come EarthCARE aiutano a comprendere la formazione e le tendenze degli inquinanti, fornendo dati indispensabili per politiche efficaci.
L’OMM avverte: senza un rafforzamento delle reti di osservazione e senza politiche più ambiziose, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, il rischio è un’escalation di crisi sanitarie, agricole ed economiche. Affrontare inquinamento e cambiamento climatico come sfide integrate è la chiave per garantire un futuro sano e sostenibile.