Quali sono le città italiane in cui si vive meglio? La classifica 2025

Al primo posto della consueta classifica del Sole 24 Ore c’è Trento. Le grandi città sono andate un po’ meglio rispetto all’anno scorso.

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio? La classifica 2025

TTrento è la città dove si vive meglio in Italia nel 2025. A dirlo è la nuova edizione della storica indagine del Sole 24 Ore, giunta al suo 36° anno sulla qualità della vita, che misura il benessere nelle province italiane attraverso 90 indicatori, dal lavoro alla salute, dall’ambiente alla sicurezza. Sul podio troviamo ancora una volta il Nord-Est, con Bolzano al secondo posto e Udine terza, vincitrice nell’edizione 2023.

La Top 10 è interamente settentrionale e comprende realtà di medie dimensioni che da anni si dimostrano capaci di offrire servizi efficienti, opportunità lavorative e una buona qualità dell’ambiente. In chiusura della top ten Parma, protagonista di una risalita sorprendente: dal 26° posto del 2024 al 10° di quest’anno.

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio?

Uno dei focus della ricerca riguarda la qualità della vita “al femminile”. La migliore provincia per donne, secondo i 14 parametri analizzati – tra cui occupazione, imprenditoria, istruzione, retribuzioni e presenza nei ruoli decisionali – è Siena. Il capoluogo toscano primeggia nella categoria Demografia, salute e società, che contribuisce anche alla classifica generale.

Tra le grandi metropoli, Roma è quella che mostra il miglior recupero: sale di 13 posizioni, piazzandosi al 46° posto. Anche Milano si conferma tra le migliori, rimanendo in top 10 (8ª), trainata da ricchezza, lavoro e cultura, ma frenata dal costo della vita e da criticità sociali urbane. In miglioramento anche Genova, ora 43ª, mentre Firenze e Messina restano stabili. Solo due grandi città del Centro-Sud – Bari e Catania – arretrano rispetto allo scorso anno.

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio

Nord e Sud: una frattura che non si chiude

Se c’è un punto che questa indagine conferma da oltre trent’anni è il divario territoriale. Le ultime 22 posizioni appartengono tutte a province meridionali, segno che la spaccatura geografica tra il Settentrione e il resto del Paese resiste nonostante investimenti, PNRR e potenzialità demografiche e climatiche del Sud.

A chiudere la classifica è Reggio Calabria, ultima come nel 2024. Seguono altre realtà in difficoltà come Napoli, Palermo, Cosenza, Messina, Enna e Catania. Molti territori pagano ancora una scarsa efficienza dei servizi pubblici, un mercato del lavoro debole e la fuga dei giovani.

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio

Gli indicatori che misurano il benessere

La classifica è costruita su sei grandi aree tematiche: ricchezza e consumi (Milano in testa), affari e lavoro (Milano prima anche qui), ambiente e servizi (Brescia in testa), demografia, salute e società (Bologna prima), giustizia e sicurezza (Oristano in testa) e cultura e tempo libero (Trieste in prima posizione).

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio

Il quadro che emerge è chiaro: l’Italia continua a essere un Paese a due velocità. Eppure, alcune realtà del Sud mostrano segnali di cambio di passo, mentre le città di media grandezza del Nord e del Centro si confermano modelli di equilibrio e vivibilità. La sfida, per i prossimi anni, sarà trasformare eccellenze locali in un benessere più uniforme su scala nazionale. Perché la qualità della vita non dovrebbe dipendere dal luogo in cui si nasce, ma dalle opportunità che il Paese è capace di offrire a tutti.

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