Più alberi in città per vivere meglio: lo studio che collega verde urbano e salute
Il verde urbano ha una relazione diretta con la nostra salute e con la diminuzione della mortalità dovuta agli effetti dell’inquinamento.
Altre news
AAumentare il verde urbano non è solo una questione estetica: può letteralmente salvare vite umane. È quanto dimostra uno studio internazionale pubblicato su The Lancet Planetary Health, condotto nell’ambito del progetto europeo AIRFRESH con il contributo di ricercatori ENEA e CNR. Analizzando 744 città europee tra il 2000 e il 2019, i ricercatori hanno dimostrato che una maggiore copertura arborea riduce l’inquinamento atmosferico e, di conseguenza, la mortalità prematura.
Alberi come alleati contro l’inquinamento
Secondo i dati, un aumento del 5% della copertura arborea urbana potrebbe evitare ogni anno circa 5.000 morti premature causate da inquinanti come PM2,5, biossido di azoto (NO2) e ozono troposferico (O3). Se le città raggiungessero una copertura del 30%, le vite salvate salirebbero a 12.000 l’anno. Tra i benefici aggiuntivi: migliore qualità dell’aria, riduzione delle isole di calore, tutela della biodiversità e incremento del benessere psicofisico dei cittadini.

Gli esperti richiamano la strategia 3-30-300 raccomandata dalla Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE): 3 alberi visibili da ogni abitazione, scuola o luogo di lavoro; almeno 30% di copertura arborea in ogni quartiere; massimo 300 metri tra casa e il parco più vicino. Un modello che rende tangibile l’impatto del verde sulla vita quotidiana.
I numeri dello studio sul verde urbano
Dal 2000 al 2019, la copertura arborea media europea è aumentata di appena 0,76 punti percentuali, mentre la mortalità attribuibile all’inquinamento atmosferico è calata del 3,4%. Nel 2019 solo il 25% della popolazione urbana viveva in città con copertura arborea superiore al 30%. In Italia, Napoli raggiunge il 32%, Roma si ferma al 24% e Milano al 9%.
Secondo Alessandra De Marco (ENEA), coordinatrice del progetto, entro il 2050 l’80% degli europei vivrà in contesti urbani, rendendo prioritario l’investimento nel verde. La Strategia UE sulla biodiversità prevede la piantumazione di 3 miliardi di alberi entro il 2030. Per massimizzare i benefici, i programmi dovranno includere non solo spazi pubblici, ma anche cortili privati e aree periurbane, integrandosi con misure come tetti verdi e corridoi di aria fresca.
Lo studio sottolinea che il verde urbano non è un semplice abbellimento, ma un’infrastruttura vitale per la salute e la resilienza delle città. Piantare alberi significa investire in aria più pulita, vite più lunghe e comunità più sostenibili.