Milano, via le auto vicino alle scuole: l’esempio in via Savaré
Pedonalizzare le strade davanti alle scuole: una pratica che sta diventando sempre più frequente nelle città europee, Milano inclusa.
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NNel cuore di Milano, proprio dove sorgono importanti istituti scolastici, le auto lasciano il posto alla sicurezza degli studenti. Con una delibera approvata a fine marzo, la Giunta comunale ha deciso la pedonalizzazione di tre tratti stradali nel centro cittadino: via Savaré, via Corridoni e via Respighi. L’obiettivo? Rendere gli spazi pubblici più sicuri, vivibili e accoglienti, soprattutto per bambini e ragazzi.
Via Savaré, un modello per le strade scolastiche
Via Savaré, in particolare, è diventata il simbolo di questo intervento. La strada, situata tra via Corridoni e via Chiesa, si affaccia esclusivamente su edifici scolastici, come l’Istituto omnicomprensivo musicale statale e la residenza universitaria Galileo Galilei. Proprio per l’assenza di ingressi residenziali, si è potuto procedere a una pedonalizzazione completa del tratto, eliminando sia il transito che la sosta delle auto.
La zona è stata riqualificata con l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli studenti e allo stesso tempo incentivare l’aggregazione e la socialità. Verranno installati arredi urbani e piante per trasformare la strada in uno spazio piacevole e fruibile, anche al di fuori dell’orario scolastico.
Pedonalizzazioni silenziose ma efficaci
Mentre continua il dibattito sulla possibile chiusura al traffico di aree più note come il Quadrilatero della Moda, le tre strade scolastiche del centro sono state pedonalizzate quasi in sordina. Eppure l’impatto è tutt’altro che trascurabile: si tratta di interventi localizzati ma fondamentali per migliorare la qualità urbana in zone frequentate quotidianamente da migliaia di giovani.
Nei dintorni si trovano istituzioni culturali e amministrative come il Conservatorio, la sede della Città Metropolitana di Milano e il Tribunale Amministrativo Regionale. La decisione è stata motivata dalla necessità di creare un ambiente urbano più sicuro e accessibile, senza compromettere la viabilità generale. Secondo quanto riportato nella delibera, l’intervento è risultato compatibile sia con il Piano del Traffico Urbano che con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Milano seconda in Europa per strade scolastiche
Quello di via Savaré non è un caso isolato. Secondo una ricerca condotta dalla Clean Cities Campaign, Milano è la seconda città in Europa per numero di “strade scolastiche”: vie chiuse al traffico negli orari di ingresso e uscita o pedonalizzate in modo permanente davanti alle scuole.
La classifica elaborata da Clean Cities – una coalizione europea per la mobilità a zero emissioni – si basa su tre indicatori fondamentali per la mobilità dei più piccoli: numero di strade scolastiche, piste ciclabili fisicamente separate e limiti di velocità a 30 km/h. Queste misure, raccomandate da enti come l’OMS e il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, non solo migliorano la qualità dell’aria, ma proteggono la salute e la sicurezza dei bambini.
Accessi regolamentati, non chiusure totali
La pedonalizzazione non significa una chiusura totale. Una successiva ordinanza stabilirà le eccezioni: potranno accedere solo veicoli autorizzati, come ambulanze, mezzi di soccorso, servizi sanitari, manutenzione, pulizia e, naturalmente, chi è diretto a proprietà private all’interno dell’area.
Questa regolamentazione consente di preservare le funzioni essenziali del quartiere senza sacrificare l’obiettivo principale dell’iniziativa: restituire lo spazio urbano a chi lo vive quotidianamente, e in particolare agli studenti.
Un modello replicabile per una città più vivibile
L’esperienza di via Savaré e delle strade limitrofe dimostra che interventi mirati e ben studiati possono migliorare la vivibilità urbana anche senza grandi opere. Milano si inserisce così in un contesto europeo sempre più attento a ridisegnare gli spazi pubblici in funzione delle esigenze delle persone, e non solo delle auto.
Rendere le strade più sicure e accoglienti per i più giovani non è solo una scelta urbanistica: è una dichiarazione politica sul futuro delle nostre città.