Non sono gli animali ad attraversare la strada: è la strada che attraversa la foresta
Non sono gli animali a invadere la strada, ma è la rete viaria che ha tagliato in due foreste e corridoi ecologici.
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IIn Sri Lanka, come in molte altre parti del mondo, le infrastrutture stradali attraversano aree naturali di straordinaria importanza ecologica, frammentando habitat e mettendo in pericolo la fauna selvatica. Tra le vittime più colpite ci sono gli elefanti dello Sri Lanka, una sottospecie endemica dell’elefante asiatico, considerata in pericolo dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Negli ultimi dieci anni, oltre 400 esemplari hanno perso la vita a causa di incidenti stradali.
Quando la strada interrompe l’ecosistema
Il concetto stesso di “attraversamento” va ribaltato: non sono gli animali a invadere le strade, ma è la rete viaria che ha tagliato in due foreste e corridoi ecologici, obbligando gli animali a muoversi in territori frammentati. Questa separazione forzata aumenta il rischio di collisioni e riduce la disponibilità di cibo e acqua, aggravando il conflitto tra uomo e fauna.
Soluzioni per una convivenza sicura
Per ridurre l’impatto delle infrastrutture sugli ecosistemi, diversi paesi hanno adottato corridoi ecologici, passaggi sopraelevati e sottopassaggi studiati per consentire il transito sicuro degli animali. In alcune aree si sperimentano anche ponti verdi e tunnel ecologici ricoperti di vegetazione, così da ricreare l’ambiente naturale. Tecnologie come sensori di movimento e recinzioni guidanti indirizzano la fauna verso i passaggi sicuri, mentre segnali luminosi avvisano i conducenti della presenza di animali.

Un patrimonio di biodiversità unico al mondo
Lo Sri Lanka ospita ecosistemi di straordinaria ricchezza: foreste tropicali, praterie, zone umide e barriere coralline, che sostengono oltre 3.300 specie di piante da fiore, più di 400 specie di uccelli e 240 di farfalle, molte delle quali endemiche. Gli elefanti, insieme a specie rare come il leopardo dello Sri Lanka o il langur dalla faccia viola, svolgono ruoli ecologici essenziali, dalla dispersione dei semi alla rigenerazione della vegetazione.
Proteggere gli elefanti significa proteggere la foresta
Un tempo stimati in circa 20.000 esemplari, oggi gli elefanti dello Sri Lanka sono ridotti a 5.000-7.000 individui, concentrati soprattutto nelle aree protette come il Parco Nazionale di Minneriya, parte di un corridoio ecologico che garantisce loro spazi di spostamento. Qui, ogni anno, centinaia di elefanti si radunano attorno al bacino artificiale, offrendo uno spettacolo naturale unico.
Ma senza interventi concreti, la pressione delle infrastrutture, la perdita di habitat e il conflitto con le attività umane continueranno a minacciare la sopravvivenza di questa specie simbolo. Investire in infrastrutture ecocompatibili e nella gestione sostenibile del territorio è l’unico modo per garantire un futuro in cui strade e foreste possano coesistere senza mettere in pericolo la fauna selvatica.