Gorilla a rischio estinzione: le quattro sottospecie e le sfide per la loro sopravvivenza

I gorilla stanno affrontando una delle più gravi crisi di sopravvivenza nella loro storia evolutiva. Ecco i dati più recenti diffusi dal WWF.

Gorilla a rischio estinzione: le quattro sottospecie e le sfide per la loro sopravvivenza

II gorilla, nostri stretti parenti genetici, stanno affrontando una delle più gravi crisi di sopravvivenza nella loro storia evolutiva. Bracconaggio, distruzione dell’habitat e diffusione di virus sono le minacce principali che colpiscono queste grandi scimmie, spinte sempre più verso l’estinzione. In occasione del World Gorilla Day, celebrato il 24 settembre, il WWF richiama l’attenzione sull’urgenza di tutelare queste specie straordinarie, simbolo di biodiversità e custodi di ecosistemi preziosi.

Gorilla a rischio estinzione
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Il genere Gorilla si divide in due specie – occidentale (Gorilla gorilla) e orientale (Gorilla beringei) – ciascuna delle quali comprende due sottospecie. Tra loro, solo il gorilla di pianura occidentale gode di numeri relativamente più alti, con circa 316.000 individui. Tuttavia, anche questa popolazione è classificata dall’IUCN come “In Pericolo Critico”, con proiezioni che indicano una possibile riduzione fino all’80% entro il 2070 a causa di malattie, frammentazione dell’habitat e caccia illegale.

La situazione del gorilla del fiume Cross, distribuito tra Nigeria e Camerun, è ancora più allarmante: sopravvivono appena 200-300 individui. La frammentazione estrema del loro habitat, unita all’isolamento genetico e all’aumento della consanguineità, li rende tra i primati più vulnerabili del pianeta. Per questa sottospecie, gli sforzi di conservazione si concentrano sulla creazione di corridoi ecologici e sul coinvolgimento diretto delle comunità locali nella protezione delle aree naturali.

Il gorilla di pianura orientale (o gorilla di Grauer) ha vissuto un crollo demografico impressionante: da circa 16.900 esemplari negli anni ’90 a soli 3.800 nel 2015, un calo del 77% in una sola generazione. Le principali cause sono il disboscamento, spesso legato all’espansione delle attività estrattive, e il bracconaggio, aggravati dall’instabilità politica nella Repubblica Democratica del Congo.

Gorilla a rischio estinzione
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L’unica sottospecie a mostrare un trend positivo è il gorilla di montagna. Grazie a decenni di sforzi coordinati, che hanno visto in prima linea il WWF e i ranger del Parco Nazionale dei Vulcani Virunga, la sua popolazione è cresciuta da 254 individui nel 1981 a oltre 1.060 nel 2019. Un risultato che ha permesso di riclassificarlo da “In Pericolo Critico” a “In Pericolo”. La strategia vincente si basa sul monitoraggio quotidiano, la lotta al bracconaggio e il coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Il futuro dei gorilla dipende da una combinazione di volontà politica, stabilità sociale e programmi di conservazione sostenibili. Non si tratta di azioni isolate, ma di una componente fondamentale dello sviluppo umano ed ecologico. Il WWF, insieme ad altre organizzazioni, continua a fornire supporto tecnico e formazione ai ranger locali, dotandoli di strumenti come fototrappole e sistemi di sorveglianza, per garantire una protezione efficace delle foreste africane che ospitano queste straordinarie creature.

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