Due terzi delle emissioni globali sono prodotte da soli 8 Paesi
Il peso delle emissioni globali non è distribuito solo tra Stati, ma anche tra un gruppo ristretto di aziende note come carbon majors.
Altre news
LLa crisi climatica ha pochi grandi responsabili. Secondo il nuovo rapporto Carbon Majors di InfluenceMap, appena otto Paesi sono responsabili del 66,1% delle emissioni globali di CO₂ generate nel 2023 dalla combustione di carbone, petrolio e gas: Cina, Stati Uniti, India, Russia, Giappone, Iran, Arabia Saudita e Indonesia. Un dato che mette in luce come la lotta al riscaldamento globale non possa prescindere da un impegno concreto di queste potenze.
Le emissioni considerate derivano dall’uso di fonti fossili in settori chiave come trasporti, produzione di energia elettrica, riscaldamento e processi industriali. Non sono incluse quelle derivanti da deforestazione o uso del suolo. Oltre ai combustibili fossili, il rapporto sottolinea anche la crescita delle emissioni legate al settore del cemento, che nel 2023 ha registrato un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente.
Le “carbon majors”: le aziende più inquinanti
Il peso non è distribuito solo tra Stati, ma anche tra un gruppo ristretto di aziende note come carbon majors. Nel 2023, 20 compagnie hanno generato il 52% delle emissioni globali, e di queste ben 16 sono controllate da governi. Significa che oltre la metà della CO₂ rilasciata nel mondo dipende da scelte politiche ed economiche precise.
Le cinque imprese pubbliche più inquinanti sono:
- Saudi Aramco
- Coal India
- CHN Energy
- National Iranian Oil Co.
- Jinneng Group
Queste cinque da sole hanno prodotto nel 2023 il 17,4% delle emissioni globali, pari a 7,4 miliardi di tonnellate di CO₂ equivalente. La Saudi Aramco, in particolare, da sola è responsabile del 4,38% delle emissioni globali, sei volte quelle dell’Italia.

I giganti privati del petrolio
Accanto alle compagnie statali, anche i colossi energetici privati continuano a giocare un ruolo chiave. ExxonMobil, Chevron, Shell, TotalEnergies e BP hanno generato complessivamente il 4,9% delle emissioni globali nel 2023, pari a 2,2 GtCO₂eq. Nonostante gli impegni assunti a livello internazionale per ridurre l’uso dei combustibili fossili, queste aziende continuano ad aumentare la produzione.
Il primato della Cina e il boom del cemento
Dal punto di vista nazionale, la Cina si conferma il primo responsabile delle emissioni, con le sue aziende che da sole hanno prodotto il 23% delle emissioni globali da combustibili fossili e cemento nel 2023. Seguono gli Stati Uniti e l’India. Sul fronte settoriale, spiccano invece i produttori di cemento, tra i quali Holcim Group, Heidelberg Materials, UltraTech Cement e CRH, che hanno registrato i maggiori aumenti relativi.
Se si guarda alla prospettiva storica, il quadro è ancora più impressionante: dal 1854 a oggi, appena 180 aziende hanno generato il 67,5% delle emissioni industriali globali. Due secoli di sviluppo economico e industriale si concentrano dunque nelle mani di un numero limitatissimo di attori, responsabili di una crisi che oggi minaccia la stabilità del Pianeta.