La neve scompare dall’Artico anche in pieno inverno: il segnale di un cambiamento drammatico

L’inverno artico non è più quello di una volta: assenza di neve in pieno inverno, scioglimento diffuso e vegetazione in crescita.

La neve scompare dall’Artico anche in pieno inverno: il segnale di un cambiamento drammatico

NNel febbraio 2025, durante una spedizione scientifica alle Isole Svalbard, in Norvegia, un gruppo di ricercatori ha osservato un fenomeno allarmante: assenza di neve in pieno inverno, scioglimento diffuso e vegetazione in crescita. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha confermato che l’Artico si sta riscaldando a un ritmo senza precedenti, con temperature invernali che crescono sei o sette volte più velocemente rispetto alla media globale.

La neve scompare dall’Artico: un paesaggio trasformato

Sostare in mezzo alle pozzanghere alla base del ghiacciaio o sulla tundra nuda e verde è stata un’esperienza scioccante e surreale”, ha dichiarato il dottor Bradley, autore principale dello studio e docente di Scienze Ambientali alla Queen Mary University di Londra.

La neve scompare dall’Artico anche in pieno inverno
© Pexels

Nel giro di pochi giorni, lo spesso manto nevoso è scomparso. In due settimane di ricerca, il team è riuscito a raccogliere neve fresca una sola volta, perché la maggior parte delle precipitazioni cadeva sotto forma di pioggia. Questo dato, sottolinea la coautrice Laura Molares Moncayo, compromette la possibilità di avere una base scientifica rappresentativa per i processi invernali dell’ecosistema artico.

L’inverno artico non è più quello di una volta

Secondo i ricercatori, il riscaldamento invernale nell’Artico non è più un’anomalia, ma una nuova normalità. Il superamento della soglia di 0 °C in pieno inverno altera i cicli biologici, accelera lo scioglimento del permafrost e il rilascio di gas serra, innescando un circolo vizioso che amplifica la crisi climatica. Anche la fauna selvatica rischia di non sopravvivere a queste trasformazioni rapide e imprevedibili.

Le condizioni inattese hanno avuto ripercussioni pratiche: la neve sottile e fangosa ha impedito l’uso delle motoslitte, mettendo a rischio la stessa ricerca scientifica. Inoltre, la mancanza di neve ostacola le operazioni di soccorso e riduce la possibilità di protezione dai pericoli, come gli incontri con gli orsi polari. Il cambiamento climatico, dunque, non minaccia solo gli ecosistemi ma anche la sicurezza degli operatori sul campo.

Dalla neve alla pioggia

Le proiezioni indicano che, entro la fine del secolo, la pioggia potrebbe diventare la forma di precipitazione dominante nell’Artico. Questo significherebbe la fine della neve come elemento caratterizzante del paesaggio delle Svalbard. “Non abbiamo fotografato un episodio ma un trend preciso”, ha commentato Donato Giovannelli, ricercatore italiano e coautore dello studio. Ciò che accade nell’Artico, ha aggiunto, è strettamente legato anche a fenomeni che osserviamo nel Mediterraneo e nelle Alpi, come lo scioglimento dei ghiacciai.

La neve scompare dall’Artico anche in pieno inverno
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Gli scienziati sottolineano la necessità di passare da strategie reattive a preventive, riconoscendo che l’inverno artico è ormai una stagione critica. Secondo Bradley, le politiche climatiche devono tenere conto della rapidità con cui l’Artico si sta trasformando. Per Giovannelli, serve un’accelerazione della ricerca scientifica ma, soprattutto, un’azione politica forte e immediata per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e proteggere non solo gli ecosistemi artici, ma anche gli equilibri climatici globali.

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